Chiara Ferragni ancora nella bufera…
Da ieri Chiara Ferragni è iscritta di nuovo nel registro degli indagati di Milano per vicende legate alla promozione della uova di pasqua Dolci preziosi e una bambola Trudi.
La vicenda legata al famoso pandoro sembra aver aperto il vaso di pandora…
La collaborazione dell’influencer con le due suddette società risale al 2019, ma ormai gli occhi di tutti sono puntati su di lei.
Non c’è un angolo del suo passato professionale che oggi possa sfuggire al sospetto istituzionale e popolare.
Ma come siamo arrivati fin qui? Come è scoppiato il pandoro gate?
Come tutto è cominciato
Tutto inizia il 15 dicembre scorso quando Chiara Ferragni e l’azienda Balocco, vengono indagate per aver comunicato in maniera poco trasparente i dettagli di una donazione legata alla loro campagna promozionale natalizia del 2022, soprannominata “Pink Christmas”. I sospetti si sono presto trasformati in un’indagine per truffa aggravata, culminando in una pesante sanzione da parte dell’Antitrust.
La controversia nasce dalla promozione ingannevole legata al “Pandoro Pink Christmas”, venduto a un prezzo nettamente superiore rispetto al normale pandoro. La pubblicità suggeriva che l’acquisto del prodotto avrebbe sostenuto la ricerca sull’osteosarcoma e il sarcoma di Ewing presso l’ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, si è scoperto che Balocco aveva già effettuato una donazione all’ospedale prima del lancio della campagna, rendendo di fatto la pubblicità fuorviante. Di conseguenza, l’Antitrust ha imposto una multa di un milione di euro sia a Ferragni che a Balocco.
La risposta social
In risposta alle polemiche, Chiara Ferragni ha pubblicato un video su Instagram in cui si scusava, annunciando la sua intenzione di devolvere un milione di euro in beneficenza. Questo gesto, però, non ha placato le critiche, anzi ha sollevato ulteriori discussioni. Nel frattempo, sia Ferragni che Alessandra Balocco sono diventate oggetto di indagini per truffa aggravata, una situazione che ha suscitato reazioni in vari ambiti, dalla politica ai social media.
Fedez, marito di Ferragni, è intervenuto pubblicamente in difesa della moglie, mettendo in dubbio la gravità delle accuse e sottolineando la trasparenza e le scuse espresse da Ferragni.
La vicenda ha avuto un impatto significativo sul fronte delle collaborazioni di Ferragni con i brand. Alcune importanti aziende, tra cui Safilo e Coca Cola, hanno deciso di interrompere le loro collaborazioni con l’influencer. Inoltre, Ferragni ha registrato una perdita considerevole di follower su Instagram, riflettendo così l’entità del danno reputazionale subìto.
Dopo un periodo di silenzio, Ferragni è tornata attiva sui social media, dove ha cercato di rivolgersi a coloro che le sono stati vicini durante questo periodo difficile, pur avendo adottato alcune precauzioni come la cancellazione dei commenti negativi e la limitazione di quelli provenienti da non-seguaci.
Da ieri, 23 gennaio 2024,hiara Ferragni è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro Pink Christmas della Balocco, ma anche per quelle delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e per la bambola Trudi.
La procura di Milano parla di “un unico disegno criminoso”…
Stiamo assistendo alla fine dell’impero Ferragni?