Google contro tutti
L’Unione Europea ha recentemente varato il Digital Markets Act (DMA), una normativa rivoluzionaria con l’intento di regolare i giganti tecnologici e garantire una maggiore equità nel mercato digitale. Tra le aziende maggiormente interessate vi è Google, che si trova a dover adeguare i propri servizi di ricerca per rispettare le nuove disposizioni. Tuttavia, nonostante gli sforzi di conformità dichiarati, le modifiche apportate hanno sollevato nuove preoccupazioni, in particolare da parte di Yelp, il quale sostiene che le nuove modalità di visualizzazione dei risultati di ricerca finiscono per avvantaggiare ulteriormente il colosso di Mountain View a discapito dei concorrenti.
Le modifiche di Google
Le modifiche implementate da Google, che influenzano la visualizzazione dei risultati per voli, treni, hotel, ristoranti e prodotti vari, sono state introdotte in risposta a tale normativa. Google sostiene che le oltre 20 modifiche apportate offrono maggiori opportunità ai servizi concorrenti di comparire nei risultati di ricerca, affermazione che però viene contestata da Yelp.
Rory O’Donoghue, rappresentante di Google, afferma che la compagnia ha introdotto più di venti aggiustamenti ai suoi servizi di ricerca online in aderenza al Digital Markets Act, migliorando così la visibilità di piattaforme concorrenti come Yelp nei risultati di ricerca. “Affermare il contrario non corrisponde alla realtà”, sostiene. O’Donoghue rileva che, in base ai test effettuati su nuove configurazioni dei risultati di ricerca ispirate dal DMA, si è verificato un incremento nelle visite ai siti di recensioni e comparazione, anche a costo di una riduzione nell’uso degli strumenti proprietari di Google e un calo nel traffico a siti di specifiche aziende, quali compagnie aeree e ristoranti. “Abbiamo impiegato diversi mesi a raccogliere opinioni da varie entità per trovare un equilibrio che rispetti le necessità di differenti siti nel quadro della normativa”, enfatizza O’Donoghue.
Le critiche dei concorrenti
Yelp ha condotto dei test, in collaborazione con Lyssna, per valutare l’impatto delle nuove modifiche sui comportamenti dei consumatori, scoprendo che queste ultime sembrano incentivare gli utenti a rimanere all’interno dell’ecosistema di Google piuttosto che esplorare le alternative. Circa il 73% dei partecipanti ha mostrato una preferenza per i risultati che mantengono all’interno di Google, un aumento rispetto al precedente design. Yelp teme che, nonostante le affermazioni di Google, le modifiche non siano sufficientemente neutrali e finiscano per favorire il gigante della ricerca.
Nonostante Google affermi di aver introdotto oltre 20 modifiche per rispettare la normativa, inclusi nuovi design e l’uso di “chip” per evidenziare i servizi di confronto offerte, le parti interessate, come l’Eu Travel Tech Alliance, una coalizione che rappresenta Skyscanner, Airbnb, Expedia, sostengono che queste modifiche possano ancora favorire indebitamente i servizi di Google a discapito della concorrenza. La preoccupazione principale è che, nonostante le intenzioni dichiarate, gli utenti finali continuino a essere indirizzati preferenzialmente verso i servizi interni di Google, perpetuando una dinamica di mercato potenzialmente monopolistica e influenzando negativamente la scelta dei consumatori.
Gerard de Graaf, a capo dell’ufficio UE di San Francisco, ribadisce la consapevolezza dei timori espressi da Yelp, sottolineando l’impegno della Commissione nell’attuare il DMA per assicurare i vantaggi dell’apertura del mercato e promuovere l’innovazione. Questa non è la prima occasione in cui Google e altri grandi attori digitali vengono criticati per le loro proposte di adattamento al DMA, percepite come insufficienti o eludenti lo spirito della legislazione.